Lunedì 5 Novembre 2012, ore 21
Seminario Minore
Viale Solferino, 25 Parma
Descrizione: Lunedì della diocesi
AI “LUNEDI’ DELLA DIOCESI” LA FAMIGLIA TRA “NATURALE” E “SOCIALE”
L’incontro avrà luogo il 5 novembre alle 21 presso la sala convegni del Seminario Minore
ed è promosso in collaborazione con l’Associazione “Famiglia Più”
Nell’ambito dei “Lunedì della Diocesi”, promossi dal Progetto Culturale della Diocesi di Parma, si svolgerà lunedì 5 novembre alle ore 21 presso la sala convegni del Seminario Minore (viale Solferino 25 – ingresso auto da viale Conforti) un pubblico incontro sul tema “Famiglia e complessità sociale”. Gli interventi sono affidati al prof. Riccardo Prandini e al prof. Leonardo Allodi, docenti di Sociologia dei Processi culturali e comunicativi presso l’Università di Bologna. L’incontro è promosso in collaborazione con l’Associazione “Famiglia Più” e a presiederlo sarà la sua responsabile, prof.ssa Margherita Campanini.
A delineare i temi di riflessione della serata è il prof. Prandini: “Nel giro di quarant’anni – dalla fine degli anni sessanta ad oggi – si è passati dalla previsione della morte della famiglia alla pretesa che ogni relazione affettuosa sia una famiglia” – afferma il sociologo. “In questa vera e propria rivoluzione alla rovescia – rimane ben salda però una logica: quella di nascondere la differenza della famiglia a vantaggio dell’indifferenziato. Per poter distinguere – e quindi salvare – la realtà della famiglia senza discriminare niente e nessuno, occorre ripensare in maniera radicale la connessione tra il naturale e il sociale, comprendendone con coraggio le differenze così come le interconnessioni. L’ontologia della famiglia emerge nell’incrocio tra due relazioni naturali e non sociali: la relazione tra due sessi distinti e quella tra chi genera e chi è generato. Sulla base di queste due distinzioni, la società disegna e ‘inventa’ la famiglia come istituzione sociale sui generis con specifiche funzioni non sostituibili. A livello sociale sono possibili molte configurazioni di tale emergenza e molteplici forme di organizzazione delle due relazioni in esame. Fermo rimane però ciò che distingue la famiglia da ogni altra relazione sociale. Solo quando la società stessa, soprattutto per mezzo delle tecnologie, può modificare i due assi naturali dell’emergenza familiare, allora la famiglia è radicalmente messa in discussione. E con essa un modo specifico di intendere l’umano”.