Ente promotore e responsabile del progetto

Associazione Famiglia più

col contributo di

Il disturbo mentale colpisce le famiglie in modi diversi e può influenzare la comunicazione tra i membri della stessa.

I figli possono essere coinvolti in momenti difficili di espressione e gestione della sofferenza.

Essi vedono, sentono e si preoccupano.

Si possono facilmente sviluppare vissuti di vergogna, auto-biasimo, inadeguatezza  e senso di colpa.

Occorre rendere narrabile, comprensibile ed affrontabile la malattia.

Il progetto mira a restituire visibilità ai bisogni dei figli e valore alla funzione genitoriale, che ha da poter favorire il benessere dei figli.

OBIETTIVI del progetto

  • Coinvolgere l’intera famiglia.
  • Dare informazioni sul tipo di sofferenza psichica e sull’influenza che la stessa ha sui comportamenti e sulle relazioni.
  • Favorire il racconto dell’esperienza.
  • Dare spazio di parola a paure, preoccupazioni, domande.
  • Aiutare genitori e figli a trovare adeguate modalità di comunicazione rispetto alla malattia.
  • Individuare i punti di forza.
  • Supportare i genitori, valorizzare le loro competenze genitoriali, rivolte allo sviluppo delle competenze emotive dei figli.
  • Accrescere nei figli la resilienza, la capacità di affrontare le situazioni difficili.

METODOLOGIA DI LAVORO

Il Family Talk Intervention

Il percorso si sviluppa tramite incontri articolati in 7 moduli,

suddivisi in tre fasi:

1- colloqui con i soli genitori

2- colloqui con i figli

3- incontri con figli/genitori insieme.

Si concentra sulla narrazione della storia della malattia,  sull’esperienza del poterne parlare  e sulla ricerca di strategie.

E’ prevista un’azione di monitoraggio a distanza di 3/6 mesi dalla conclusione del percorso

Il progetto è di natura preventiva e non va a sostituirsi bensì ad affiancare percorsi terapeutico-riabilitativi già in atto nei servizi di cura.

La sua specificità è legata al fatto che si  rivolge a genitori e figli insieme e si occupa della comunicazione in famiglia sulla malattia che colpisce uno o entrambi i genitori;  in un’area dove lo stigma, la vergogna e il senso di colpa  possono ancora facilmente incistarsi non solo in chi soffre di un disturbo psichico, ma anche nei famigliari e soprattutto nei figli, che diventano soggetti a rischio: possono diventare

i caregiver dei propri genitori, possono essere portatori di sofferenza essi stessi ed accumulare, nel corso del tempo, delle fragilità, a livello  affettivo e socio-relazionale.

Il poter parlare dell’esperienza della malattia rappresenta un importante fattore protettivo.

 

I percorsi con le famiglie vengono costruiti in collaborazione con il Dipartimento di Salute Mentale  e condotti da psicologi e psicoterapeuti dell’associazione.

 

L’incomprensione genera il buio che nasce da parole che

spengono gli affetti, uccidono gli amori, distruggono la memoria.

Niente genera più buio delle frasi che non ti aspetti

che spengono la luce intorno a te

M.G.Conti